
La gioia più grande. «Il Milan in B. E per ben due volte: una...a pagamento e una... gratis.
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Sono dell'idea che una retrocessione cancelli almeno cinque scudetti conquistati e che la vittoria di una Mitropa Cup elimini i residui».
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Dal niente. «L'Inter è stata fondata da soci dissidenti del Milan. Ecco dove si può arrivare pur essendo partiti dal niente...».
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Dna. «Tutti i miei figli sono interisti. Una volta mi hanno chiesto se mio figlio Luigi avesse tifato per il Milan. Ho risposto: 'Lui ha gli occhi azzurri ed è chiaro di capelli, mentre io ero scuro e ho gli occhi neri. Se Luigi avesse tifato Milan, avrei chiesto la prova del sangue. Perchè a quel punto non mi sarei fidato neanche di mia moglie».
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Razzismo. «Io sono contro ogni forma di razzismo, ma mia figlia in sposa a un giocatore del Milan non la darei mai».
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Progetti per il futuro. «La speranza per il futuro? Vorrei che chi mi incontra per strada mi gridi in faccia: 'Peppino campione d'Italia'. Sogno lo scudetto. E, visto che ci sono, anche il Milan di nuovo in serie B. Così mi vendico anche di Teo Teocoli, uno bravo che mi imita bene e con simpatica correttezza. Mi mette di buon umore. Giacca da camera a parte».
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Vedere Milan-Cavese 1-2 del 1983 in televisione, con i cugini in B è una cosa che fa molto bene a chi è malato".
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Se intitolassero Malpensa a un milanista, beh, mi servirei solo a Linate"
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Cosa penso dei giocatori dell'Inter che fanno i festini hard? Non saprei, quando escono non mi chiamano mai".
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Il rigore negato a Juventus-Inter nell'aprile del '98 non è stato assolutamente un furto. In realtà si è trattato di ricettazione".
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Dopo lo sfogo contro gli arbitri fatto da Gigi Di Biagio ad inizio campionato: "Sono sempre d'accordo con lui quando gioca, ma non su queste dichiarazioni. Perché sono così diplomatico: Sapete ho quasi ottant'anni e non vorrei che Dio fosse bianconero...".
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La Juventus è una malattia che purtroppo la gente si trascina fin dall'infanzia".
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Chi tifa l'Inter ha le coronarie forti? Certamente, io ad esempio non vado neanche dal cardiologo che, tra parentesi, mi costa caro. Mi basta e avanza guardare l'Inter..."
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Prima di intervenire nel dibattito, vorrei che vi alzaste in piedi, per un momento molto serio: c'è una commemorazione da fare; (e mentre tutti si alzano in piedi preoccupati) ecco, quello che volevo dirvi è questo: chi non salta rossonero è! . |
Avv. Peppino Prisco, davanti a oltre 300 persone riunite il lunedì successivo a Milan-Inter 0-3, campionato ’97/98)
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